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Viaggio in Scozia effettuato nell'agosto del 2006. Principali località visitate : Kirkcudbright, Glasgow, Maybole: Culzean Castle and Country Park, Trossachs Park, Loch Lomond, Inveraray: Inveraray Castle, Achnabreck, Crinan, Kilmartin Glen: Temple Wood, Falls of Lora, Oban, Dunstaffnage Castle, Kilchurn Castle, Dornie: Eilean Donan Castle, Isola di Skye: Dunvegan Castle, Plockton, Western Ross: Gairloch - Inverewe Garden, Falls of Measach, Ullapol, Highlands Settentrionali, Arcipelago delle Orcadi, Arcipelago delle Shetland, Dunrobin Castle, Loch Ness, Urquhart Castle, Forte George, Cawdor Castle, Pennan, Malt Trail: distillerie Strathisla e Glenfiddich, Castle Trail: Kildrummy Castle, Craigievar Castle, Crathes Castle, Pitlocry, Blair Castle, Stirling Castle, Culross, Edimburgo, Rosslyn Chapel.
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Dopo una notte tranquilla, coccolati dal piumone e dal silenzio incantato del luogo, scendiamo a far colazione. Non dobbiamo faticare molto per trovare la sala da pranzo, perche un mix di profumi deliziosi guida deciso i nostri passi. La tavola è imbandita con ogni ben di dio e la nostra simpatica ospite non smette di viziarci continuando a portare cose buone. Di certo la giornata non poteva iniziare sotto migliori auspici. Uova al salmone, salsiccie, verdure grigiate, marmellate e focacce fatte in case, spremute, caffè, the e non so quant'altro, c'è perfino una delle specialità scozzesi che non ci hanno mai servito a colazione. Si tratta dell'Haggis, un piatto che tradizionalmente viene preparato con le interiora meno nobili della pecora, tritate finemente e mescolate a farina d'avena e cipolle prima d'essere fatte bollire nello stomaco della pecora stessa. Nel nostro caso il composto è stato poi utilizzato per preparare una specie di salsiccia servita a fette. Decisamente qualcosa per palati forti, con un deciso retrogusto dolciastro; devo aggiungere che solo io ho avuto il coraggio di assaggiarla, ma vi assicuro che non era niente male. Dopo aver scambiato due chiacchere con la signora del Palace Farm, che ci mostra orgogliosa i ricordi d'un suo viaggio a Venezia di qualche anno fa, ringraziamo per l'ottima colazione, la migliore in assoluto, e riprendiamo il viaggio. La mitica Opel Vectra SW, la nostra vera casa in questi viaggi itineranti, romba al primo giro di chiave ed pronta a mettersi in moto per un'altra giornata. Prima di lasciare il nord dell'Aberdeenshire ci rituffiamo sulla costa del Mare del Nord, che in questi tratti offre scenari veramente spettacolari. Minuscoli gruppi di case, dai tenui colori pastello e dagli spioventi tetti grigi, incastonate come gemme preziose tra il mare e le verdi scogliere a picco. Villaggi di pescatori che fanno la fortuna del viaggiatore, sopreso ad ammirare rapito piccoli mondi sospesi fuori da ogni tempo. Tra questi visitiamo Crovie e Gardenstown, costruiti dall'uomo su una sottile striscia di pietra strappata all'acqua, proprio ai piedi di vertiginose pareti di roccia. Scendiamo con la macchina su stretti e pendenti tornanti fino a lambire minuscoli porticcioli, anche se i panorami migliori, per apprezzare queste piccole meraviglie, rimangono le magnifiche vedute che offrono dall'alto o da un tratto di costa di fronte.
Lasciamo il Mare del Nord mentre inizia a piovigginare e sulla B9031 ritorniamo verso MacDuff che avevamo gia attraversato ieri. Superiamo Banff e c'immettiamo sulla A95 in direzione sud verso Keith. In breve entriamo nello Speyside, dove si trovano, come recita la guida turistica della zona, più della metà delle distillerie scozzesi. Ma in generale, come si può vedere dalla cartina, tutta la zona dell'Aberdeenshire è costellata da luoghi interessanti da visitare e da gustare, e senza dubbio meriterebbe d'essere esplorata con un po' più di tempo. Il numero in questione è cosi elevato da aver generato, ad uso e consumo dei turisti, ben 4 itinerari tematici specifici: il Malt Whisky Trail, il Castle Trail, il Coastal Trail ed il Victorian Heritage Trail. Ce n'è davvero di che soddisfare tutti i gusti, e noi, per non perderci nulla, abbiamo idealmente dato un morso un po' a tutti, tanto per fare uno di quegli assaggi che non si dimenticano facilmente. Dopo un'ultima annusata all'aria che si respira sulla direttrice del Coastal Trail siamo pronti a tuffarci sulla mitica Via del Malto, con la speranza di rimanere abbastanza sobri per proseguire con il resto... Il panorama della zona offre insolite sfumature brunite, larghe macchie d'erica rossa che risaltano ancora di più immerse nel solito verde smeraldo. Prima sosta presso la Strathisla Distillery , una tra le più antiche distillerie di whisky del nord della Scozia. Dopo aver ammirato l'edificio dall'esterno, con quel tetto cosi caratteristico che sembra terminare in due enormi e buffi comignoli, entriamo nel centro visitatori appena in tempo per accodarci ad un tour guidato in partenza di li a poco. E' una delle migliori occasioni per riuscire ad entrare nel vivo dell'attivita che si svolge nel sancta sanctorum, all'interno dei segreti più reconditi legati alla produzione del famoso liquido ambrato, che da queste parti viene apprezzato quasi esclusivamente nella versione singol malt, whisky cioè prodotto in un'unica distilleria e con una sola qualità di malto. Tanto per intenderci, famosi marchi di whisky come il Chivas Regal, il Ballantine’s, o il Johnnie Walker, solo per citarne alcuni, non sono dei singol malt ma bensì dei blended, miscela cioè di diversi whisky prodotti da varie distillerie. Una qualità creata agli albori del secolo scorso soprattutto per il mercato estero, quando il whisky inizio a diffondersi al di fuori dai confini britannici. Un'esigenza nata, a leggere le cronache, per venire incontro ad un gusto più diffuso verso un prodotto meno forte, quasi un'eresia per i puristi scozzesi... All'interno della distilleria riusciamo a seguire alcuni momenti della lavorazione, che si articola in cinque fasi fondamentali: la macinatura del malto - serve ad eliminare le scorie e favorire l'esposizione degli zuccheri alla fase successiva - , la macerazione del composto mescolato con acqua di sogente, la fermentazione in grandi tini di legno - fate attenzione a non soffermarvi troppo sul bordo dei tini perchè il processo, che dura circa 46 ore, produce grandi quantità di anidride carbonica che se respirate profondamente possono provocare stordimenti - , la distillazione - in cui l'acool ottenuto per fermentazione viene distillato in tradizionali alambicchi di rame riscaldati a vapore - , per terminare infine con l'invecchiamento in botti di quercia, per un minimo di almeno tre anni perchè possa definirsi Scotch Whisky. Al termine non rimane che degustare il prodotto di tanta fatica e posso assicurarvi, da quasi astemio, che il gusto dei singol malt scozzesi, con quel vago sentore d'affumicato, è davvero unico. Proseguendo sulla via del malto, in direzione sud, arriviamo poco dopo a Dufftown, dove si trova un'altra delle famose distillerie della zona: The Glenfiddich Distillery . L'atmosfera che si respira è però diversa, sarà forse per la dimensione del luogo, o per il numero di visitatori che vi s'aggirano, ma sembra davvero d'essere capitati all'interno d'una bella confezione infiocchettata ad uso e consumo dei turisti, quelli che i numerosi bus nel parcheggio hanno appena scaricato per venire qui a fare acquisti. Ci limitiamo cosi ad un veloce giro dell'esterno e del visitor center, evitando di ripercorrere tutto il tour guidato, che qui comunque, a differenza dell'altro alla Strathisla Distillery, si può effettuare gratuitamente.
Soddisfatti dell'esperienza e della degustazione, ancora in possesso di tutte le nostre facoltà mentali, lasciamo definitavamente la Via del Malto per continuare il nostro tour giornaliero sulla rotta del Castle Trail. Dopo aver impostato le nuove coordinate in direzione sud/sud-est imbocciamo la A9441 fino al punto d'innesto, nei pressi di Rhynie, con la A97. In breve, sempre in direzione sud, arriviamo nei pressi del paese di Kildrummy, dove si trovano le rovine del Kildrummy Castle . Edificato probabilmente nella seconda metà del XIII sec. nel 1716 viene abbandonato in seguito all'inglorioso epilogo della rivolta giacobita. Le sue rovine sono oggi annoverate tra le proprietà gestite dall'Historic Scotland. Un tranquillo giardino fa da contorno ai pochi resti dei muri perimetrali rimasti in piedi, forse l'unico motivo per cui valga la pena pagare il biglietto d'ingresso. Opportunità che noi preferiamo non cogliere, accontentandoci d'ammirarlo solo da lontano. Seconda tappa del Castle Trail e a pochi chilometri di distanza visitiamo il Craigievar Castle, uno dei più spettacolari e conosciuti della zona. L'aspetto è veramente suggestivo, sembra uno di quei castelli partoriti dalla fantasia d'un narratore di fiabe medievali. Alto e slanciato è caratterizzato per essere un mix di linearità, nella parte inferiore fortificata, e di bizzarria, con l'esplosione di torri e torrette che ne distinguono la parte superiore. Gli interni sono visitabili solo con un tour guidato, ed il signore scozzese che ci accompagna è davvero molto simpatico. Le stanze interne del castello, di proprietà del National Trust, non sono molto grandi, ma si sono conservate bene. Sei piani collegati tra loro da due strette scale a chiocciola, all'ultimo si trova la grande sala dove veniva amministrata anticamente la giustizia della baronia. Su tutto l'arredamento predominano la trama ed i colori del tartan dei Forbes, la famiglia di commercianti che nel 1626 ne ultimò la costruzione.
Craigievarcastle
Successivamente, nei pressi di Banchory, visitiamo un castello dello stesso periodo : il Crathes Castle. Arriviamo giusto in tempo per l'ultimo ingresso delle 16.45. Il castello, anch'esso di proprietà del National Trust, ha una struttura molto simile al precendente anche se di dimensioni minori, in particolare li accomuna la tipica colorazione rosa delle mura esterne. Gli interni qui si possono visitare liberamente anche se, come in tutti i castelli scozzesi, vige il divieto assoluto di scattare fotografie. In molte delle stanze i soffitti sono stati realizzati con travi di legno finemente decorate, una cosa che li rende unici in tutta la Scozia, alcuni sono stati recentemente restaurati, mentre altri si possono ammirare ancora nel loro stato originale.
CrathesCastle
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Terminata la visita del castello è ormai ora di avviarci verso la nostra meta finale Pitlochry, una rinomata località turistica del Perthshire. C'immettiamo cosi sulla A93 in direzione sud, passiamo davanti dal Balmoral Castle ( residenza ufficiale dei reali in Scozia ), che non riusciamo a visitare perche è aperto al pubblico solo da aprile a fine luglio, e dopo aver superato il paese di Breamar c'infiliamo in una stretta valle. Siamo su una vecchia strada militare con l'unica carreggiata davvero ridotta all'osso, immersi in un panorama collinare, tra i più belli di tutto il paese, a cui il tramonto imminente dona delicate sfumature purpueree. Percorriamo parecchi chilometri in perfetta solitudine, incantati dall'atmosfera del luogo lungo un percorso che si snoda sinuoso. Nel frattempo sul quadrante dell'orologio le lancette sembrano aver avviato un frenetico balletto, è il segnale che siamo ormai ben oltre il limite di guardia. Cosi al primo posto abitato che incontriamo decidiamo di fermarci a mangiare qualcosa. Siamo arrivati nel Dalmunzie Castle . Un incantevole castello trasformato in resort di lusso in localita Spittal of Glenshee. La bella ed antica dimora, per quanto riusciamo a vedere, è praticamente tutto il pease. L'ambiente è elegante e raffinato, i tavoli del ristorante sono apparecchiati a regolare d'arte con candide tovaglie di lino e posate d'argento; per un attimo siamo colti dal dubbio, ma il posto è cosi carino che la voglia di provare ha la meglio e cosi ci accomodiamo. Alla fine mangiamo davvero bene, gustando piatti insoliti e ricercati, certo la spesa finale è adeguata al servizio, ma possiamo dire d'essere usciti pienamente soddisfatti. Arriviamo a Pitlochry quasi fuori tempo massimo, facciamo conoscenza con il simpatico proprietario del B&B Bruach Mhor, un'antica residenza Vittoriana, e filiamo subito a nanna, cercando di non farsi impressionare troppo dal rosso accesso con cui sono tinteggiate le pareti della nostra stanza...
Tappa del 22-8-2006: Pitlochry - Edimburgo
note
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